Emilia Romagna: San Marino, Ferrara e Bologna

Molto spesso (anzi troppo spesso) ci troviamo di fronte al problema di non avere abbastanza ferie per poter viaggiare quanto vorremmo. Così, con il calendario in mano, ci organizziamo per sfruttare possibili ponti o fine settimana lunghi per andare via anche tre giorni, in giro per la nostra bella Italia, cogliendo così l’occasione per visitare città che non ricordavamo o sapevamo essere così belle.

Un esempio di miniviaggio che a noi è piaciuto moltissimo e che abbiamo fatto nel periodo di capodanno potrebbe essere San Marino-Ferrara-Bologna.

Per quanto riguarda San Marino abbiamo avuto la fortuna di trovarla in un’insolita veste, in uno scenario fiabesco, completamente innevata, regalandoci panorami ed immagini mozzafiato.

San Marino sotto la neve

Inoltre può essere anche un’ottima occasione per fare un pò di sano shopping e trovare buonissime occasioni, soprattutto su profumi e gioielli visto che le tasse sono molto inferiori alle nostre. Il nostro mini-tour continua con Ferrara che dista da San Marino circa 2 ore di auto. Non appena arrivati in centro respiriamo un’atmosfera molto natalizia, grazie alle tantissime bancarelle che ci sono in mezzo alla piazza con prodotti tipici come il Pampapato, dolce tradizionale a base di farina, cacao, con l’aggiunta di caffè, marsala, frutta secca e spezie.

Le due cose che più ci hanno colpito di Ferrara sono sicuramente il bellissimo castello Estense, simbolo rappresentativo della città con l’interessantissima visita anche alle prigioni sotterranee che rievocano antichissime e affascinanti leggende.

Castello Estense di Ferrara

L’altra è l’osteria “Al Brindisi”, la più antica al mondo, esisteva già nel 1435, ha ospitato al suo interno personaggi come Torquato Tasso, Ludovico Ariosto e l’astronomo Nicolò Copernico, che viveva proprio sopra l’osteria. Da non perdere nemmeno una visita nella zona del ghetto e delle sinagoghe dove si trovano oggi ottimi ristoranti e trattorie tipiche locali.

Ultima tappa...Bologna che dista da noi soltanto un’ora e mezzo circa ma che per chi sa quale motivo non avevamo mai visitato veramente. Anche qui le cose da vedere sono molte a partire dalla famosissima Piazza Maggiore con la sua fontana del Nettuno, uno dei simboli della città e punto di ritrovo dei bolognesi. Poi ancora le due torri, degli Asinelli e Garisenda.

Madame de Staël, una delle donne più influenti del rinascimento disse: “avvicinandosi a Bologna si è colpiti dalla vista di due torri molto alte, una di queste è così inclinata da spaventare lo sguardo”.

A rendere affascinante e ancora più interessante questa città sono i suoi segreti e curiosità come la finestrella di Via Piella dalla quale ci si può affacciare per vedere uno scorcio di Venezia, il divertentissimo telefono senza fili, che si trova nella volta del palazzo del podestà. Sussurrando qualcosa ad un angolo si sentirà nella parte opposta. Poi ancora la casa del grande artista Lucio Dalla e il portico di San Luca che con i suoi 666 portici si dice rappresenti il diavolo sotto forma di serpente.

I nostri tre giorni purtroppo terminano qui, ma ancora una volta abbiamo avuto la dimostrazione del fatto che basta solo avere il desiderio di andare, non importa dove o per quanto, occorre solo avere voglia di…vedere, scoprire e conoscere.

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