Indonesia, Borneo: Tanjung Puting National Park

Si viaggia per esplorare e scoprire nuove mete, si viaggia per conoscere nuove culture, nuove tradizioni e per imparare a vedere al di là del nostro naso, ma il motivo forse più bello per il quale vale la pena viaggiare, è quello che ci permette di farci emozionare davanti alle cose semplici ma anche più vere della vita, come quello di rimanere seduti anche in riva al mare ad ammirare lo spettacolo di un tramonto.

E quest’anno più che mai abbiamo avuto il privilegio di godere al massimo proprio di alcuni di questi spettacoli che solo la natura sa offrirci.

Durante il nostro viaggio in Indonesia infatti, abbiamo deciso di trascorrere 4 giorni e 3 notti a bordo di un Klotok, tipica imbarcazione, nel Borneo, completamente immersi nella Jungla.

Siamo partiti dal paese di Kumai ed abbiamo navigato fino a Tanjung Harapan, il primo parco che abbiamo visitato, e poi a seguire il Pandok Tanggui e Camp Leaky. 

I Klotok, le tipiche imbarcazioni lungo il Sekyoner River

La prima cosa e forse l’unica per fare questa meravigliosa esperienza, è tanto spirito di adattamento.

Non importa se mentre sei nella Jungla vieni colto da un acquazzone e poi non avrai più la possibilità di farti asciugare niente perché l’umidità è sempre alle stelle, e può essere che pioverà anche tutti i giorni.

Non importa se per un pò di giorni dovrai dimenticarti dell’elettricità e quindi anche del tuo cellulare, e non importa nemmeno se la pulizia e l’igiene non saranno ai primi posti, perché vi garantiamo che ne varrà comunque la pena e quello che riceverete in cambio non sarà paragonabile a tutto questo.

Una volta scesi dalla barca percorriamo circa 10/15 minuti a piedi e ci ritroviamo quasi circondati da diversi esemplari di Orangutan.

Femmina di Orangutan con il suo piccolo

Ci sono diverse mamme con i piccoli in braccio, apprendiamo che i cuccioli non diventano autosufficienti prima dei 5 anni, un periodo lunghissimo se pensiamo a tutti gli altri animali. E poi ancora diversi esemplari di maschi adulti, gibboni e scimmie nasiche.

Le guide locali vengono puntualmente a portare cesti di banane ai loro amici Orangutan che riconoscono e chiamano tutti per nome. La nostra attenzione viene ad un tratto attirata dall'arrivo di Gundo, il re di tutta la jungla.

Gundo, il re della jungla

Cercare di spiegare in pochi righi l’emozione che abbiamo provato è davvero difficile, ritrovarsi a pochi passi da queste creature che fino a quel momento avevamo visto solo in tv e soprattutto osservarli nel loro habitat naturale è stato come essere catapultati dentro ad un documentario, e in quel momento ti senti davvero fortunato perché è un privilegio non indifferente. 

Scimmie nasiche al tramonto lungo il fiume

Il velocissimo e l'astuto gibbone

La nostra fortuna è stata anche avere come guida Iman, ringraziamo per questo l’agenzia Be Borneo Tour beborneo.com, un ragazzo straordinario che ringrazieremo sempre, perché con la sua esperienza, la passione per il suo lavoro e la straordinaria capacità di conoscere e stare nella jungla, come fosse il piccolo Mooglin, ci ha fatto vivere esperienze uniche.

Come ritrovarsi a camminare lungo un sentiero mentre attraversa un Orangutan, oppure ancora decidere di intraprendere un percorso diverso da quello previsto per imbattersi in un orso, il Sun Bear, il tipico orso dell’Indonesia, che se ne sta li a una quindicina di metri da noi mentre si alza e rimane a fissarci per alcuni secondi per poi andarsene. Non dimenticheremo mai il nostro Iman mentre ci tranquillizza dicendoci “ Don’t worry, don’t worry, we are very lucky”. Si perché a quanto pare siamo stati tra i pochi turisti o forse gli unici a vederne uno.

Non dimentichiamo nemmeno le notti in barca a dormire fuori su dei materassi mentre i suoni della jungla ci fanno da ninna nanna e le luci dell’alba da sveglia.

Il nostro hotel a cielo aperto

Di solito durante la routine della vita di tutti i giorni dopo cena te ne vai sul divano a vederti la tv, bhe nella jungla è un po’ diverso, noi abbiamo trascorso il tempo ad ammirare il cielo con la sua miriade di stelle. Mentre sei attraccato con la barca ad un albero in mezzo al Borneo indonesiano, e intorno a te tutto è buio e silenzioso a parte i rumori degli animali, alzare gli occhi e guardare in alto è qualcosa di davvero sensazionale, che lo diventa ancora di più se tutto questo è accompagnato da una canzone suonata con una chitarra dal nostro Iman.

Momenti indimenticabili in compagnia della nostra guida Iman

Un altro regalo di questo piccolo grande uomo è stato mostrarci quello che loro chiamano “l’albero di Natale”. Quando nella notte ce lo siamo trovato davanti non volevamo credere alla tanta bellezza, un albero tutto illuminato non dalle classiche lucine ma bensì da una miriade di lucciole.

“Nel viaggio c’è un certo sapore di libertà, di semplicità… un certo fascino dell’orizzonte senza limiti, del percorso senza ritorno, delle notti senza tetto, della vita senza superfluo” - Thèodore Monod -  

I cognatintrip in compagnia di Iman e di tutto il meraviglioso equipaggio

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