Padova, cosa vedere in un week-end

Cercavamo una città non troppo lontana da Firenze per trascorrere un fine settimana, ed e’ cosi che abbiamo pensato a Padova, ma non immaginavamo ci potesse piacere cosi tanto!

La Cappella degli Scrovegni di Giotto, la Basilica di Sant'Antonio, le numerose piazze ed infine lo spritz, sono solo alcune delle attrazioni per cui vale la pena visitarla. E’ stato davvero curioso scoprire che un detto popolare definisce Padova “la città dei tre senza”:

  • Innanzitutto “il santo senza nome”...si perche’ dovete sapere che Sant’Antonio per i padovani e’ semplicemente “il santo” cosi come viene chiamata la bellissima Basilica eretta in suo nome che ne custodisce le reliquie, e rappresenta il cuore spirituale della citta nonchè meta di numerosi pellegrinaggi. E credeteci e’ stata un’ esperienza davvero particolare e toccante trovarsi davanti ai resti ancora intatti di questo frate francescano venerato da tutto il mondo.
  • "il prato senza erba” il secondo “senza” si riferisce al Prato della Valle, una delle piazze piu grandi d’Europa e luogo di mercati e di incontri, ornata da statue che rappresentano personaggi illustri della storia e caratterizzata da quattro viali che si incontrano nell’isolotto centrale. Un crocevia di persone, soprattutto di ragazzi che si ritrovano per ascoltare la musica o per scambiare due chiacchere, giovani coppie che si scambiano teneri baci sotto i colori del tramonto che rendono questa piazza davvero romantica.
  • Infine il Caffè Pedrocchi, “caffe’ senza porte” perche’ si dice che un tempo (fino al 1916) non fosse mai chiuso ne’ di giorno ne’ di notte, ed era il punto di incontro di intellettuali, politici e accademici. A parer nostro un luogo chicchissimo!

 

Ma la chicca di questa città è soprattutto la Cappella degli Scrovegni di Giotto che vista da fuori puo sembrare quasi una struttura insignificante ma in realtà contiene al proprio interno il piu importante ciclo di affreschi del mondo, raffigurante gli episodi della vita e della morte di Cristo. Tale è la sua bellezza che riesce a lasciare senza parole anche degli inesperti di arte come noi.

È necessario però prenotare in anticipo e nel bilglietto (prezzo intero € 13) è compreso anche la visita al Museo degli Eremitani ed al Palazzo Zuckermann.

Padova si sa, è famosa per le sue piazze che sono quasi l’anima di questa città, da sempre sedi dei palazzi di potere ma anche luoghi dove si svolge la vita più vera, vivace e quotidiana.

Piazza delle Erbe e Piazza della Frutta hanno infatti sempre rappresentato un po' il centro commerciale di Padova, un punto di ritrovo e di incontro e dove si svolgevano anche feste popolari. Oggi ha luogo tutti i giorni uno dei mercati piu colorati della citt° con le sue numerosissime bancarelle di frutta , verdura e fiori.

A separare queste ultime il Palazzo della Ragione o comunemente chiamato “il Salone“ che a guardarlo bene somiglia proprio ad una nave rovesciata. Era un tempo la sede dei tribunali cittadini di Padova, e tutt’oggi uno dei simboli della citta’.

Cio’ che più ci ha colpiti di queste piazze, oltre alla loro grandezza e maestosità, è proprio la vitalità che sprigionano, il fatto di essere davvero vive a qualunque ora del giorno.

Una volta sgomberate le bancarelle, si riempiono infatti di padovani che escono per prendere l'aperitivo, naturalmente lo spritz! Che loro bevono tranquillamente fuori anche in inverno incuranti del freddo.

Ultima ma non per bellezza Piazza dei Signori chiamata così perchè era la sede del Palazzo della Signoria, soprannominata dal popolo prima della desolazione, per le rovine dei palazzi che le fazioni di un tempo si distruggevano a vicenda, e poi del trionfo per le grandiosi feste che vi venivano organizzate.

A noi ha incuriosito soprattutto per la sua torre dell’orologio, un orologio astronomico che oltre a segnare le ore e i minuti segna anche il giorno, il mese, le fasi lunari e il segno zodiacale.

Con un pò di tristezza abbiamo notato la mancaza di quello della bilancia; peccato perche e’ proprio il segno di tre di noi.

Il motivo pare sia dovuto ad una sorta di polemica e ripicca dei due costruttori (Giovanni e Giampietro delle Caldiere), nei confronti dei loro committenti che non avrebbero rispettato la somma inizialmente stabilita.

Nonostante il freddo pungente che abbiamo trovato durante il nostro week end di metà gennaio è stato piacevolissimo e anche molto semplice, girovagare a piedi per questa città.

E non solo è semplice da girare ma Padova è forse una di quelle poche città che si può visitare tranquillamente anche quando si ha la sfortuna di trovare un giorno di pioggia, questo grazie ai suoi numerosissimi portici che si trovano veramente un po’ ovunque lungo le vie del centro.

Ed è girovagando che siamo arrivati in uno dei punti, a nostro avviso, piu panoramici di Padova, l’osservatorio astronomico o più conosciuto come la “Specola” la seconda torre piu alta del castello, un tempo chiamata torlongad ove intorno al XIII secolo il tiranno Ezzelino III imprigionava e torturava i suoi nemici.

Ed è cosi che collezioniamo leggende, curiosità, aneddoti e informazioni davvero preziose e interessanti che ci fanno capire quanto questa città meriti davvero di essere visitata.

In fondo è proprio vero che, come si dice da questi parti ”Venezia la bella Padova sua sorella”

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